Che io sia un’amante dei paesi nordici è ormai noto a tutti. Dopo il primo viaggio in Norvegia nel 2023, ho iniziato a documentarmi e a studiare il loro modo di vivere, essere e affrontare la vita. Ho letto libri, guardato film, ascoltato brani musicali e ovviamente viaggiato. Uno dei paesi che più di tutti mi ha colpito per tradizioni e cultura è stata sicuramente la Danimarca.
La cultura hygge danese è così lontana e distante da noi che è al contempo affascinante e ammaliante. Le emozioni di un viaggio in Danimarca sono qualcosa di difficile da descrivere. Viaggiare nella terra di Amleto, Andersen e del fondatore della Carsber significa provare sensazioni forti, travolgenti e correre il rischio di innamorarsi di questo paese.
In questo articolo voglio mettermi a nudo e accompagnarti in un racconto sulla cultura hygge danese provando a farti vivere le emozioni del viaggio in Danimarca che ho vissuto.
Filosofia Hygge: come i danesi vivono nella felicità
Se non hai mai sentito questa parola non preoccuparti, non sei l’unico/a anzi. Probabilmente più dell’80% della popolazione mondiale ignora il significato di questo vocabolo che non trova traduzione in italiano. Hygge è un concetto danese che rappresenta comfort e convivialità ed esprime il modo di vivere nordico. Uno stile di vita che si basa sul piacere delle piccole cose come stare seduti a sorseggiare una tazza di thé caldo, l’uscire a fare una passeggiata nella natura piuttosto che passare il tempo con le persone care.
Questo modo di vivere la vita è comune in tutta la Danimarca ed è stato adottato anche dalla comunità hippie di Christiania (la cui bandiera è composta da tre pallini contenenti i simboli della pace, un cuore e una lumaca, sinonimo del bisogno di vivere piano godendosi la vita).
I danesi sono un popolo molto felice con una cultura distante dalla nostra che può pare pazza e folle. Per riuscire a comprenderli è fondamentale spogliarsi dei pregiudizi, usanze italiane e preconcetti.
Durante la mia visita in Danimarca, ho vissuto un’esperienza che molti, al mio ritorno in Italia, hanno descritto come “da scemi” o “pazzi”. Era un sabato sera, e la pittoresca piazzetta del porto vecchio di Nyhavn risuonava delle note vivaci di un gruppo ospite del “Jazz Festival”. Danesi e turisti si erano radunati, attratti da quel ritmo frizzante e coinvolgente. All’improvviso, il cielo si è oscurato e ha iniziato a piovere, ma nessuno sembrava preoccuparsene: la musica continuava, e con essa anche la danza.
La pioggia, da leggera e rinfrescante, si è trasformata in uno scroscio incessante e potente. I turisti, a malincuore, hanno iniziato a ritirarsi, cercando riparo. Ma i locali? I danesi sono rimasti lì, imperterriti. Sotto quella pioggia battente, erano felici, allegri e sorridenti. Continuavano a ballare, come se la pioggia fosse solo un elemento aggiuntivo della festa, e non un ostacolo. I musicisti, altrettanto imperterriti, continuavano a intonare le loro melodie, capaci di far vibrare ogni fibra del corpo.
Quella scena era pura magia. I danesi ridevano, si muovevano al ritmo della musica e irradiavano una gioia contagiosa. Si stavano godendo ogni singolo istante, abbracciando la vita in un modo che raramente ho visto altrove. Non importava quanto forte piovesse, anzi, sembrava quasi che la pioggia amplificasse la loro felicità. Ballavano, ridevano, e in quei momenti ho compreso una parte profonda della cultura danese: la capacità di trovare la felicità e la bellezza anche nelle situazioni più impreviste.
E così, mentre i turisti cercavano rifugio, io sono rimasto lì, unendomi ai locali, sentendo la pioggia sulla pelle e la musica nel cuore. Ero parte di qualcosa di unico, un piccolo frammento di pura gioia danese, che porterò sempre con me.
Un incontro con i vichinghi in bicicletta
Sebbene i vichinghi appartengano al passato, la loro natura battagliera sembra rivivere nei ciclisti di Copenaghen. In una città dove le biciclette sono più numerose delle auto, i ciclisti regnano sovrani e la loro determinazione è implacabile. Sfidarli è impensabile! Cammina con attenzione, guarda sempre dove metti i piedi e se scorgi un ciclista avvicinarsi, fermati e concedigli il passaggio. Non provare a scatenare la loro ira vichinga andando contro di loro.
E se presti attenzione li vedrai indossare dei curiosi dispositivi simili a collarini: si tratta di airbag per ciclisti, un’innovazione svedese che permette loro di viaggiare in sicurezza senza il casco, mantenendo intatte le loro chiome. Che genialità, quella degli svedesi!
Come è facile innamorarsi della Danimarca
Ad utilizzare la bici non sono solo gli adulti ma persone di ogni genere ed età. Per bambini e ragazzi è normale utilizzare la bici per spostarsi o andare a scuola, anche da soli. situazioni a noi impensabili e inimmaginabili ma che in Danimarca sono l’abitudine quotidiana. Te l’ho detto che quello danese è un mondo davvero strano, talmente distante da noi da sembrare irreale. Surreale ma bello, splendidamente bello. Un bello di cui è facile innamorarsene.
Mi potrai contraddire dicendo che il nord è freddo, che ci sono poche ore di luce in inverno e che la lingua è bizzarra e dannatamente difficile. Se sei del team pizza, pasta, ragù alla bolognese e tortellini potrai inoltre dirmi che la loro cucina non è il massimo. Non importa, nonostante questo continuerò a consigliarti un viaggio a Copenaghen.
Prova ad immaginare di poter girare per strada senza doverti preoccupare della delinquenza (qui il tasso di criminalità e corruzione è inferiore al 3%) o poter prendere i mezzi pubblici senza doverti guardare attorno o dover stringere il borsello a te in stile “sottovuoto”. Prova per un momento ad immaginare un paese dove le cure mediche funzionano, sono gratis (persino il dentista) e dove gli studenti sono pagati (800€/mese) per andare all’università e non devono pagare nulla per frequentarla. Chiudi gli occhi per un istante e immagina un paese dove la natura è al primo posto, dove i trasporti pubblici funzionano, dove il ritmo delle giornate è scandito dal benessere della persona e dove se a lavorare il capo ti vede stanco e stressato ti invita ad andare a casa a riposarti.
Nel corso del mio viaggio in Danimarca ho potuto esplorare non solo la capitale Copenaghen e le sue infinite bellezze ma mi sono spinta anche a nord, al confine con la Svezia. Infinite ed immense distese di verde incontaminato adornate di ciclisti, camminatori ed in generale gente felice. Persone a cui importava la propria ed altrui felicità e rispetto. Persone che, nonostante la differenza linguistica, si prodigano in qualsiasi modo per aiutare il prossimo, per rendere loro la permanenza nel paese nordico quanto più felice e positiva possibile.
Se è vero che una delle frasi più iconiche che si sente dire sui danesi è che “è più facile vedere un danese nudo che un danese sorridere” (in questo post ti spiego come mai) ti assicuro che, nella realtà, i danesi sono un popolo ospitale, disponibile e assolutamente aperto al divertimento e alla socialità. Lo sono al punto tale che io mi sono letteralmente innamorata di loro, del loro mondo e della loro nazione. Me ne sono innamorata così tanto che sto pensando di trasferirmi li.
Non mi credi? Non ti resta che programmare un viaggio nella capitale danese o in uno degli altri bellissimi luoghi della Danimarca.