Vienna è una città straordinaria che racchiude in se secoli di storia, arte e cultura. Passeggiare tra le sue strade significa immergersi in un turbine di bellezza e magnificenza. A Vienna ogni angolo è magico com’è incantato il racconto di viaggio che stai per leggere. Protagonista è Lucia, una giovane viaggiatrice italiana partita dall’Emilia alla scoperta di quello che fu il regno della principessa Sissi. Durante il suo viaggio Lucia scoprirà aneddoti e curiosità dimenticate dalle guide turistiche, vittime di un consumismo di scoperta “mordi e fuggi” oltre che un piccolo segreto di famiglia.

Pronta per immergerti in questo nuovo episodio dei “Romanzi di Viaggio” di “Curiosa in Viaggio“? Se non lo hai già fatto ricorda di leggere i primi due episodi del romanzo di viaggio a puntate ovvero “La melodia del viaggio” e “L’orologio danzante” e di lasciare un commento alla fine della lettura. Per me è molto importante sapere cosa ne pensi e se il racconto ti è piaciuto.

Romanzi di Viaggio | Le Statue Segrete

Atena, la dea della saggezza

Mentre camminava per le strade acciottolate di Vienna, Luisa sentiva che la città nascondeva più segreti di quanto non mostrassero le sue facciate eleganti. Era la sua prima volta nella capitale austriaca e la guida turistica che aveva comprato a malapena graffiava la superficie della storia profonda e misteriosa della città. Ma era determinata a scoprire di più. Vienna le si presentava come un antico libro da sfogliare, con ogni piazza e ogni edificio che sembrava raccontare una storia diversa ricca di fascino e magia.

Il primo incontro con il mistero avvenne davanti al Palazzo del Parlamento, uno degli edifici più imponenti della città. La sua attenzione fu immediatamente catturata dalla monumentale fontana al centro della piazza. La figura di una donna austera e maestosa si ergeva in cima alla fontana: era Atena, la dea della saggezza che armata di lancia e scudo dominava lo spazio con un’aura di potere.

Cosa vedere Vienna Centro
Cosa vedere Vienna Centro | Palazzo del Parlamento

Ci fu altro che colpì ancor di più Luisa. Ai piedi della dea erano presenti quattro statue, figure che sembravano personificare le più grandi forze della natura. Quattro sculture che rappresentavano i principali fiumi dell’impero austro-ungarico.

Un passante notò il suo sguardo incuriosito e si avvicinò.

“Interessata alla fontana?” chiese, con un sorriso malizioso.

“Quello che non molti sanno è che quelle statue non sono lì solo per bellezza. Sono cariche di simbolismo. Rappresentano il Danubio, l’Inn, l’Elba e la Moldava. Questi fiumi erano visti come le arterie dell’impero, portatori di ricchezza e vita, ma anche di potenziale distruzione.”

Luisa ascoltava affascinata.

“Ma c’è di più”, continuò l’uomo. “Queste statue furono erette come segno di rispetto per la natura, ma anche come avvertimento. Gli architetti del parlamento vollero ricordare a chi entrava in quell’edificio che la natura, per quanto controllata, non può mai essere completamente domata. È una lezione di umiltà, nascosta sotto la forma dell’arte.”

Luisa rimase a riflettere, mentre la brezza leggera di Vienna le scompigliava i capelli. L’uomo le rivolse un ultimo sorriso enigmatico e si allontanò lentamente, lasciandola da sola con i suoi pensieri. Guardò nuovamente la statua di Atena, che sembrava ora più viva, quasi vigile, e per un momento immaginò che la dea le avesse sussurrato qualcosa all’orecchio.

Con il sole che stava lentamente declinando all’orizzonte, Luisa decise di proseguire il suo viaggio a piedi, dirigendosi verso l’Hofburg. La strada che separava il Parlamento dalla residenza imperiale non era lunga, ma Luisa sapeva che ogni passo l’avrebbe avvicinata sempre più al cuore pulsante della storia viennese. Si incamminò lungo il Ringstraße, la grande arteria che circonda il centro storico, e si lasciò avvolgere dall’atmosfera maestosa che la circondava.

Mentre camminava, i suoi occhi si posavano sugli edifici monumentali che la fiancheggiavano. Ogni struttura sembrava raccontare una storia antica, sussurrando leggende di potere, intrighi e gloria. Passò davanti al Museo di Storia Naturale e al suo gemello, il Museo di Storia dell’Arte, le loro cupole che si stagliavano alte nel cielo. Le statue che adornavano le loro facciate sembravano osservarla, figure mitologiche e allegoriche che, in qualche modo, la guidavano lungo il percorso.

Ogni passo che compiva lungo quella strada sembrava immergerla sempre di più in un passato lontano, un passato in cui Vienna non era solo una città, ma un impero. Le carrozze dorate, i balli sfarzosi, le discussioni filosofiche che avevano avuto luogo nei salotti aristocratici: tutto sembrava ancora vivo, sospeso nell’aria serale.

Heldenplatz e la maestosità dell’Hofburg

Arrivò alla Heldenplatz, la vasta piazza che si apre di fronte all’Hofburg. Qui le statue dei grandi eroi della storia austriaca dominano la scena con l’imponente figura dell’arciduca Carlo che, con la sua spada alzata, sembra quasi sfidare chiunque intenzione di mettere in dubbio la grandezza di Vienna. Luisa sentiva che anche questi monumenti non erano solo un omaggio al passato, ma portatori di un messaggio più profondo.

Statua Heldenplatz arciduca Carlo
Statua Heldenplatz arciduca Carlo

Attraversò la piazza con un passo lento, quasi reverenziale, e si trovò di fronte all’ingresso della Hofburg. La residenza imperiale, con le sue numerose ali e cortili, sembrava una città dentro la città, un labirinto di storie e misteri che attendevano solo di essere scoperti. Decise di entrare nella Biblioteca Nazionale, attratta da un richiamo invisibile.

La Biblioteca Nazionale ed i suoi segreti

Le porte si aprirono davanti a lei rivelando un mondo di marmo e legno intarsiato. La sala principale un trionfo di eleganza e grandiosità che catturarono Luisa. Le statue dei grandi pensatori la osservavano dall’alto e lei avvertì una strana sensazione, come se fosse stata chiamata a risolvere un enigma antico.

Ogni statua, ogni libro polveroso sugli scaffali sembrava custodire un frammento della verità. Il silenzio della sala era interrotto solo dal fruscio leggero delle pagine sfogliate e dal lieve cigolio del pavimento sotto i suoi piedi. Il profumo della carta antica le riempiva le narici. Luisa sentiva di essere finalmente giunta al centro di quel labirinto di storie che aveva iniziato a esplorare.

carrozze Vienna imperiale

Si fermò davanti alla statua di Galeno e la osservò con attenzione, cercando di cogliere il messaggio che le trasmetteva. Le parole dello sconosciuto al Parlamento le tornarono in mente: “Un legame simbolico con Vienna e l’impero”. Si rese conto che la città era un intreccio di simboli e segreti, un luogo dove il passato e il presente si incontravano, dove ogni strada, ogni edificio e ogni statua raccontavano una parte della stessa, grande storia.

Uscì dalla biblioteca con un senso di pienezza, come se avesse trovato un pezzo mancante di un puzzle. Il cielo sopra Vienna si era tinto di un blu profondo, punteggiato da stelle scintillanti. La città, ora illuminata dalle luci serali, sembrava ancora più misteriosa, come se stesse aspettando il suo prossimo visitatore per rivelare nuovi segreti. Luisa, avvolta in quel fascino senza tempo, si avviò verso la sua prossima destinazione, sapendo che Vienna aveva ancora molto da raccontarle.

Continua…

Luisa è solo all’inizio del suo viaggio nella città della musica, dell’arte nonché custode di uno strano segreto di famiglia.

Continua a seguire la storia di Luisa per scoprire se troverà il motivo che ha spinto sua nonna Lisa a nascondere quell’album di fotografie e a non svelare mai a nessuno il motivo del suo viaggio nella città dell’imperatrice.