Sei curiosa di sapere a Berlino cosa visitare in 3 giorni? Questo articolo è qui per soddisfare la tua curiosità perché contiene tutte le informazioni di cui hai bisogno per visitare Berlino in 3 giorni. In questo post voglio spiegarti come muoverti a Berlino, quali attrazioni visitare e regalarti il miglior itinerario per vedere Berlino in 3 giorni.
Io sono Federica Canton, viaggiatrice solitaria “zaino in spalla” e nell’aprile 2025, in occasione della Mezza Maratona di Berlino, ho viaggiato alla scoperta della capitale tedesca. Un viaggio tra cultura, storia e l’arte della città famosa per i locali di musica elettronica e per le tristi vicende legate alle guerre.
Berlino, cosa visitare in 3 giorni: come muoversi nella capitale
Prima di condurti alla scoperta della città voglio darti qualche consiglio utile su come muoversi a Berlino.
Se ad una prima occhiata, la rete di trasporto pubblico berlinese può sembrare intricata e complicata, voglio rassicurarti sul fatto che tutta Berlino (centro, distretti periferici e persino città limitrofe) è ottimamente e puntualmente collegata dal trasporto pubblico. Tram, metropolitana sopra e sotto terra, bus e treni sono il miglior mezzo a cui puoi affidarti per scoprire la città.
Utilizzare servizi come Taxi e Uber è certamente comodo ma piuttosto costoso. Allo stesso modo, noleggiare una vettura non e’ la scelta migliore in quanto i parcheggi non sono sempre disponibili nella vicinanze delle principali attrazioni e non sono propriamente economici.

Esistono tre differenti zone per muoversi, A (che riguarda la zona centralissima di Berlino), B (che riguarda i distretti fuori dal centro) e C (ovvero la periferia esterna nonché l’aeroporto).
Per fruire dei mezzi pubblici è possibile acquistare ticket singoli, giornalieri o di più giorni.
Come sempre, ti consiglio di fare una valutazione in fase d’acquisto per evitare pagare per qualcosa di cui hai bisogno. La valutazione va fatta anche in base alla zona dove si sceglie di alloggiare e quanto intendi camminare nel corso dei tre giorni. Personalmente ho utilizzato il ticket giornaliero solo il sabato e la domenica mentre, per gli altri giorni ho fatto ticket singoli (della valenza di due ore dal momento dell’emissione).
Berlino cosa vedere in 3 giorni, ecco l’itinerario perfetto
Giorno 1 – Visita la storia del Muro
Il primo giorno di visita a Berlino coincide con la scoperta di tutti quegli angoli legati alle tristi vicende della Seconda Guerra Mondiale e della successiva guerra fredda. Sarà un itinerario ricco di emozioni e aspetti storici che ti faranno conoscere il lato più triste della capitale tedesca. Un passato che deve essere ricordato e che non può passare inosservato.
Mattino
Oberbaumbrücke
La giornata inizia con la scoperta dell’Oberbaumbrücke, il ponte più famoso di tutta la città anche a causa delle tristi vicende che lo hanno riguardato.

Costruito nel 1896 seguendo uno in stile neogotico il ponte fu fortemente danneggiato di bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale fino a quanto fu fatto saltare in aria, nel tentativo di rallentare l’avanzata dell’Armata Rossa, dalle truppe naziste nel 1945.
Al termine della guerra questo importante punto di collegamento della città fu ricostruito diventando un simbolo di visione e non più di connessione. Dal 1961 al 1989 infatti l’Oberbaumbrücke era uno dei pochi punti di passaggio per chi volesse transitare tra Berlino Est e Berlino Ovest. A sorvegliare la zona erano presenti guardie armate che avevano l’ordine di sparare a chiunque tentasse di oltrepassare la zona senza autorizzazione.
In quegli anni quello che un tempo era il ponte dell’unificazione e del collegamento, divenne così il ponte della morte fino a quanto, nel 1989, con la caduta del muro, fu restaurato e tornò ad essere un simbolo di riunificazione della città.
Al giorno d’oggi la parte superiore del ponte è utilizzata per il passaggio dei mezzi pubblici mentre ad essere transitabile a piedi è solo la parte inferiore.
East Side Gallery
A poca distanza dal ponte dell’Oberbaumbrücke si trova uno dei simboli più conosciuti di Berlino, l’East Side Gallery ovvero il più lungo tratto ancora esistente del Muro di Berlino. Quando nel novembre del 1989 si ottenne l’unificazione di Berlino Est e Ovest e si procedette all’abbattimento del muro (originariamente lungo 155KM), si decise di mantenere intatta una parte di 1,3KM per realizzarne un monumento in memoria di quanto accadde.

Nel 1990 118 artisti provenienti da 21 paesi diversi, si recarono a Berlino per dipingere il lato est del Muro con opere che fossero in grado di testimoniare i cambiamenti epocali del periodo 1989/1990 e trasmettessero un messaggio di pace al mondo. Il 28 settembre 1990 la galleria fu ufficialmente inaugurata e divenne monumento nazionale con alcune delle opere, come il bacio tra il leader russo Leonid Brezhnev e il Presidente della Germania dell’Est Erich Honecker e la Trabant, la macchia che oltre passa il muro, che sono divenute simbolo riconosciuto in tutto il mondo.
Camminando lunga questa fascia di muro potrai trovare alcune opere più recenti del 1990 in quanto, nel 2009, è stata operato un restauro del muro danneggiato da intemperie e inquinamento. L’invito è quello di riflettere su quanto accaduto e sulla libertà di cui oggi disponiamo ma che, troppo spesso, diamo per scontata.
Se vuoi conoscere di più sulla storia del Muro ed in particolare sulla East Side Gallery, ti lascio all’articolo dedicato.
Sankt Michael Kirche
La terza tappa della mattinata, distante circa 1,5KM dalla fine del East Side Gallery, è la Sankt Michael Kirche, o almeno quello che ne resta di lei.

La Sankt Michael Kirche, chiesa di San Michele, è una chiesa cattolica romana situata nel quartiere di Kreuzberg costruita tra il 1851 e il 1861 per venerare l’Arcangelo Michele, una figura importante nella tradizione cristiana.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Sankt Michael Kirche subì gravi danni a causa dei bombardamenti alleati. La guglia principale e gran parte del tetto furono distrutti lasciando in piedi solo la struttura di base e il transetto sotto la cupola.
Checkpoint Charlie
Il quarto punto dell’itinerario è “Checkpoint Charlie”, il posto di guardia e passaggio tra Berlino Est e Berlino Ovest più famoso di tutta la città.
Checkpoint Charlie non è molto distante dalla Chiesa di San Michele ed il modo più comodo per raggiungerlo è prendere il bus numero M29.

Qui le persone che dovevano transitare da Est a Ovest dovevano esibire i permessi al passaggio alle guardie armate che decidevano e ammettevano il passaggio. Era un luogo dove regnavano paura e terrore e dove, purtroppo, hanno trovato la morte numerosi esseri umani.
Oggi Checkpoint Charlie, oltre ad essere una delle attrazioni più fotografate di tutta Berlino è un museo a cielo aperto che ricorda la storia della Guerra Fredda. Il museo ospita una replica della baracca di guardia e una mostra che racconta la storia del confine tra Berlino Est e Berlino Ovest.
Sei appassionata di film ti sembrerà di avere un déjà-vu visitando in questo luogo in quanto qui sono stati girati alcuni dei film di storia e spionaggio più famosi da “Octopussy” di James Bond a “La spia che venne dal freddo” di John le Carré.
Topografia del Terrore
La prima parte della giornata si conclude con la visita alla Topografia del Terrore, un museo gratuito situato nelle vicinanze di Check Point Charlie che documenta gli orrori del nazismo nell’ex quartier generale della Gestapo.

Il centro, visitabile gratuitamente, ospita una mostra permanente fatta di documenti, fotografie e filmati originali, che raccontano la storia della Gestapo e del Terzo Reich. Visitare questo luogo è molto toccante perché mette difronte alla
Pranzo
Per una sosta rifocillante ti consiglio Paulaner Wirtshaus Berlin Potsdamer Platz, un locale di cucina europea situato nelle immediate vicinanze di quella che sarà la successiva tappa dell’itinerario di oggi ovvero Postdamer Platz.
Pomeriggio
Nella seconda parte della giornata il viaggio prosegue alla scoperta degli altri luoghi legati alla storia della Seconda Guerra Mondiale e del periodo post-bellico.
Postdamer Platz
Portdamer Platz, oggi conosciuta anche come “Sony Center” è un punto imperdibile in questo itinerario dedicato alla scoperta dei luoghi legati al conflitto bellico ed al successivo periodo di Guerra Fredda.
Devi sapere infatti che, quella che un tempo fu la piazza più trafficata d’Europa, con il secondo conflitto mondiale divenne un luogo di rovina e desolazione.

Durante i bombardamenti alleati, Potsdamer Platz venne praticamente rasa al suolo diventando un luogo di desolazione e tristezza. La Guerra Fredda non migliorò la situazione e, con la costruzione del Muro di Berlino, la piazza divenne terra di nessuno. Potsdamer Platz divenne così un luogo deserto, sorvegliato, dimenticato e ferito.
In una visita a Berlino, scoprire Potsdamer Platz significa, oltre che poter vedere alcuni pezzi reali rimasti del Muro di Berlino (come quello in foto), fare una riflessione su quella che fu l’atrocità del conflitto mondiale.
Haus der Kulturen der Welt
Dalla Potsdammer Platz, attraverso i mezzi pubblici o con una camminata di 1,7KM tra il verde del Tiergarten, puoi raggiungere ad uno degli edifici più particolari di Berlino: la Haus der Kulturen der Welt (Casa delle Culture del Mondo).
L’edificio, molto apprezzabile anche dall’esterno per la sua architettura moderna, è nato nella terra dove dialogo e rispetto sono stati oppressi dal regime nazista, proprio per promuovere la diversità e la bellezza delle culture. Questo luogo infatti non è un semplice museo ma un vero e proprio spazio vivo all’interno del quale potrai trovare mostre, performance, concerti, incontri di filosofia, politica, arte contemporanea, scienza e musica sperimentale.
Memoriale Sovietico nel Tiergarten
Poco distante dalla Casa delle Culture del Mondo, è situato un grande monumento realizzato in stile sovietico, austero e imponente, incastonato tra gli alberi del Tiergarten. Si tratta di uno dei tre grandi memoriali costruiti a Berlino per onorare i soldati dell’Armata Rossa caduti durante la battaglia per la conquista della città nel 1945.
Costruito pochi mesi dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, questo memoriale si trova in quello che all’epoca era il settore britannico della città e rappresenta anche il luogo in cui riposano i resti di circa 2000 soldati deceduti nei giorni finali della guerra.
Ho inserito questo luogo nell’itinerario di cosa vedere a Berlino in 3 giorni perché spesso, questa pagina di storia, non viene menzionata nei libri scolastici e viene così dimenticata dalla memoria.
Porta di Bradenburgo
Per raggiungere il prossimo sito legato alle tristi vicende del secondo conflitto mondiale devi attraversare il cuore simbolico di Berlino, la Porta di Brandeburgo.
Non mi dilungo troppo su questa attrazione perché sarà oggetto di visita nel corso del terzo giorno, quando il tuo itinerario di tre giorni a Berlino toccherà questo e altri siti di grande rilevanza come la zona governativa tedesca.
Memoriale per gli ebrei assassinati
Poco distante dalla Porta di Brandeburgo è stata realizzata un’opera intensa e spiazzante, pensata per far riflettere, sentire e ricordare. Inaugurato nel 2005, il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa è un memoriale dedicato ai sei milioni di ebrei sterminati dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.

L’opera è composta da 2.711 stele in calcestruzzo di altezze diverse, disposte in file su un terreno ondulato. Il risultato è un labirinto silenzioso, dove ogni passo sembra sprofondare nella solitudine e nella perdita. Il memoriale non ha simboli, né spiegazioni visive immediate: lascia spazio all’interpretazione personale, suscitando un senso di disorientamento che rispecchia l’assurdità dell’orrore vissuto.
Sotto il monumento si trova un centro di documentazione sotterraneo, dove puoi approfondire le storie delle vittime, vedere fotografie, leggere lettere e conoscere i contesti storici della persecuzione. L’accesso è completamente gratuito e aperto 24 su 24. Di sera, giochi di luci creano un’atmosfera ancora più suggestiva per la visita.
Alexander Platz
Ultima tappa di giornata è la popolata Alexanderplatz, una piazza che ha attraversato uno dei capitoli più bui della storia durante la Seconda Guerra Mondiale. Negli anni precedenti al conflitto, Alexanderplatz era una piazza centrale, animata da tram, grandi magazzini e caffè frequentati da intellettuali, artisti e lavoratori. Era il cuore pulsante di una Berlino moderna e dinamica, ritratta anche nella celebre opera cinematografica e letteraria Berlin Alexanderplatz.

Con lo scoppio della guerra però tutto cambiò e, a partire dal 1940, Alexanderplatz fu bersaglio dei bombardamenti alleati. Tra il 1943 e il 1945, la piazza fu devastata: interi edifici furono ridotti in macerie, e molti dei suoi palazzi storici andarono perduti, come il grande magazzino Tietz. I tram smisero di circolare, e lo spazio che prima rappresentava la modernità della Repubblica di Weimar divenne un paesaggio desolato, tra rovine e fumo.
Dopo la guerra Alexanderplatz divenne un simbolo della DDR e negli anni ’60 fu completamente ricostruita in stile socialista, con edifici funzionali, ampi spazi aperti e la famosa Torre della Televisione (Fernsehturm) che domina la città ancora oggi.
Cena da Curry 61
Trovandoti ad Alexanderplatz è impossibile non fermarsi in uno dei locali più iconici di Berlino: Curry61!

Qui potrai degustare la vera e propria salsiccia berlinese (con anche opzione vegana) che, ti assicuro, è davvero buonissima (e pure senza glutine!).
Giorno 2 – alla scoperta della natura
La seconda giornata di questo itinerario Berlino in 3 giorni è dedicata alla parte più naturalistica della capitale tedesca. Ti consiglio di partire di buon mattino per godere così di tutta la giornata considerando anche i tempi per gli spostamenti. Piccola precisazione, la maggior parte dei musei a Potsdam sono chiusi il lunedì perciò pianifica il tuo viaggio considerando questo dettaglio.
Potsdam la Versailles tedesca
Situata a circa un’ora di treno da Berlino, Potsdam è una spettacolare località che racchiude incredibili attrazioni monumentali nonché uno dei giardini più belli d’Europa tanto da essere soprannominata la Versailles Tedesca.

Ho dedicato un’articolo intero alla visita di questa città perciò, se vuoi avere maggiori informazioni ti invito a leggere “Cosa vedere a Potsdam”.
Spandau
Nel tragitto di rientro verso il centro è impossibile tralasciare il distretto di Spandau, un angolo di Berlino che sembra appartenere a un’altra epoca conosciuto agli appassionati di storia anche per essere stato il luogo che ha ospitato la prigione militare, demolita negli anni ’80, in cui vennero detenuti alcuni criminali nazisti dopo il processo di Norimberga.
Spandau ha radici medievali ed è uno dei quartieri più antichi della capitale tedesca. Il suo cuore è la Città Vecchia (Altstadt), un centro raccolto e piacevole da esplorare a piedi al centro del quale spiccano edifici storici e botteghe artigiane.
Il simbolo più imponente del distretto è senza dubbio la Zitadelle Spandau, una fortezza rinascimentale costruita nel XVI secolo per proteggere la città ad oggi perfettamente conservata.
Olympiastadium
Essere a Berlino e tralasciare una visita all’Olympiastadium è impossibile. Luogo amato dagli appassionati di calcio (qui, il 9 luglio del 2006 la Nazionale Italiana di Calcio ha vinto il suo ultimo mondiale battendo in finale la Francia di Zinedine Zidane), l’Olympiastadium è in realtà anche un simbolo storico.

Costruito tra il 1934 e il 1936 per volere del regime nazista in occasione dei Giochi Olimpici del 1936, l’Olympiastadium fu poi utilizzato come luogo di propaganda politica per mostrare al mondo la forza del Terzo Reich. I piani del Führer però non andarono proprio come li aveva immaginati perché, proprio in questo stadio, il velocista afroamericano Jesse Owens smentì il mito della “superiorità ariana” vincendo quattro medaglie d’oro sotto gli occhi increduli di Hitler.
Dopo la guerra, lo stadio venne usato dagli alleati britannici e in seguito fu completamente ristrutturato per ospitare eventi sportivi moderni.
Schloss Charlottenburg
Lo Schloss Charlottenburg, il più grande palazzo storico rimasto in città è il luogo dove respirare l’atmosfera della Berlino reale e romantica. Situato nell’omonimo quartiere, poco distante dall’Olympiastadium, il palazzo fu costruito alla fine dei Seicento come residenza estiva per Sophie Charlotte, moglie del re Federico I di Prussia.
Immancabile una visita all’immenso parco in stile francese e inglese sul quale si affacciano il palazzo reale, il Belvedere, il Mausoleo reale e la Neue Pavillon.
Kaiser Wilhelm Memorial Church
Nel cuore del moderno quartiere di Charlottenburg, tra negozi eleganti e grattacieli di vetro, spicca una chiesa spezzata, dal fascino struggente: la Kaiser Wilhelm Memorial Church. Non si tratta di una semplice chiesa, ma di un vero e proprio monumento alla memoria, che racconta più di mille parole la storia di Berlino nel XX secolo.

Originariamente costruita tra il 1891 e il 1895 in stile neoromanico, la chiesa era un dono dell’imperatore Guglielmo II in memoria del nonno Guglielmo I. Questo splendido gioiello architettonico fu gravemente danneggiato nel 1943 durante un bombardamento aereo. Al termine della guerra la città scelse di lasciare intatta la torre distrutta come simbolo delle devastazioni della guerra e del desiderio di pace.
Accanto alle rovine, nel 1961, è stata costruita una nuova chiesa moderna, con pareti di vetro blu cobalto che filtrano la luce in modo suggestivo. L’interno trasmette un senso di silenzio e riflessione profonda, in netto contrasto con il traffico urbano che scorre poco distante. L’accesso alla chiesa è completamente gratuito.
Pub Museo Ramones
Termina la tua visita in quello che è l’unico museo al mondo dedicato al celebre gruppo punk, i Ramones. Il Museo, situato all’interno di un locale, è un luogo dove potrai trovare cimeli della famosa band ma anche degustare deliziose pietanze vegane e non.
Ti consiglio di prenotare un posto con anticipo per non rischiare di rimanere fuori!
Giorno 3 – i simboli di Berlino ed un tuffo nel futuro
Il terzo giorno di visita a Berlino coincide con la scoperta dei luoghi simbolo della città moderna nonché una visita ai siti governativi ed alla casa del futuro.
Mattina
Porta di Brandeburgo
Monumento simbolo di Berlino, la Porta di Brandeburgo è un imponente sito di grande importanza storica e di bellezza unica che contrassegna l’inizio di questa ultima giornata nella capitale tedesca.

Il miglior momento per ammirarlo è alle prime luci del mattino quando il sole crea dei fantastici giochi di luce e c’è poca gente ad affollare questa piccola piazzetta. Se sei amante delle foto considera anche la “Golden Hour” come momento ottimale per realizzare fantastici scatti.
É possibile camminare sotto i suoi imponenti colonnati ammirandone la bellezza e l’ottimo stato conservativo. Negli anni la Porta ha assunto significati diversi passando dall’essere simbolo del potere prussiano ad emblema della divisione durante la Guerra Fredda. Trovandosi proprio vicino al Muro di Berlino, in quella che veniva chiamata “terra di nessuno”, la Porta perse il suo significato e nessuno poteva attraversarla.
Nel 1989, con la caduta del Muro, la Porta di Brandeburgo è tornata ad essere simbolo di unità e speranza.
Il mio consiglio è quello di arrivare presto per ammirare la bellezza del luogo e poi fare colazione da Starbucks, situato proprio dinnanzi al maestoso monumento.

Visita alla cupola della Reichstag
Distante poche centinaia di metri dalla Porta di Brandeburgo e accessibile gratuitamente (solo dietro prenotazione), la cupola del Reichstag è una meta immancabile in un viaggio a Berlino.

Ti consiglio di prenotare uno dei primi turni di visita (io sono entrata alle 08.45) per poter godere in tranquillità il palazzo e ammirare un panorama a 360° su tutta la città. Con la visita alla cupola del Reichstag potrai conoscere il sistema governativo tedesco e quella che è stata la storia di quest’attrazione alquanto iconica. Infatti, se pur non sono previste visite guidate, è possibile noleggiare gratuitamente un’audio guida, disponibile in diverse lingue tra cui anche l’Italiano, che ti condurrà passo passo alla scoperta del palazzo e della storia politica tedesca.
Französischer Dom, Deutscher Dom e Konzerthaus Berlin
Poco distante dal complesso Reichstag – Porta di Brandeburgo, trova spazio quella che a mio avviso è la piazza più bella di tutta Berlino, la Gendarmenmarkt.

All’interno della piazza trovano spazio la Konzerthaus (Sala dei concerti), il Französischer Dom e il Deutscher Dom.
Il fascino che questi edifici in pietra trasmettono è qualcosa di unico e ammaliante ma non solo. Appartenenti a culture e religioni differenti, i due edifici ecclesiastici sono la testimonianza concreta che è possibile un’integrazione di successo e tolleranza religiosa anche tra le diversità.

Il Französischer Dom è composta dall’Hugenottenmuseum (Museo degli Ugonotti), da una piattaforma panoramica posta in cima alla torre (dalla quale si può godere di una splendida vista sulla città) e, nella parte inferiore dalla Französische Friedrichstadtkirche (la Chiesa francese di Friedrichstadt).
Rausch Schokoladenhaus
Uno dei negozi imperdibili di Berlino è sicuramente Rausch Schokoladenhaus, una vera e propria istituzione nel mondo della cioccolateria tedesca.

É presente uno shop dove poter acquistare cioccolatini tipici di ogni tipologia, una sala di degustazione dove poter sorseggiare dell’ottima cioccolata calda e dolci tipici ma, soprattutto, imperdibile, la copia dei monumenti più famosi della città realizzati interamente in cioccolato.
Se soffri di intolleranza al lattosio (o sei celiaca) come me, sappi che tutta la cioccolata superiore al 65% puoi acquistarla/degustarla perché priva di tale sostanza.
Nikolaiviertel
Ultima meta della mattinata è il caratteristico e particolare quartiere di Nikolaiviertel.
Spesso tralasciato dai turisti e viaggiatori, questo quartiere centrale di Berlino è davvero particolare e alternativo e, ti assicuro, camminando tra le sue vie penserai di essere stato catapultato in un’altra città ed epoca.

La particolarità di Nikolaiviertel è l’essere la zona residenziale più antica di Berlino caratterizzata da vicoli medievali e botteghe di artigianato locale. Si tratta di un piccolo gioiello medievale nel cuore della città situato vicino all’Alexanderplatz. Il distretto fu quasi completamente distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e fu successivamente ricostruito negli anni ’80 dalla DDR, seguendo lo stile originario.
Passeggiando tra le sue stradine acciottolate, scoprirai case a graticcio, taverne tradizionali e la Chiesa di San Nicola, da cui il quartiere prende il nome.
Pranzo
Per il pranzo il consiglio di provare una delle locande presenti all’interno del quartiere di Nikolaiviertel come Alt-Berliner Restaurant “Zur Gerichtslaube”.
Duomo di Berlino
Per riprendere l’itinerario alla scoperta di Berlino in tre giorni dopo la pausa di mezza giornata, il modo migliore per farlo è scoprire il Duomo di Berlino.

Il Duomo di Berlino (Berliner Dom) è una delle chiese più imponenti della città, situata sull’Isola dei Musei. Costruito tra il 1894 e il 1905 in stile neobarocco, fu voluto dall’imperatore Guglielmo II come simbolo del potere prussiano. Durante la Seconda Guerra Mondiale subì gravi danni, ma fu restaurato e riaperto nel 1993. Oggi puoi ammirarne l’incredibile cupola verde, l’interno riccamente decorato e la cripta degli Hohenzollern, dove riposano i membri della famiglia imperiale. Salendo sulla cupola, ti aspetta una vista mozzafiato su Berlino. Il Duomo è un luogo carico di storia, arte e spiritualità.
Futurium
Per chiudere l’itinerario di 3 giorni a Berlino, il miglior posto è il Futurium, la casa del futuro, un museo ad accesso gratuito situato nelle immediate vicinanze della stazione centrale.

Si tratta di un museo/mostra che invita ad esplorare diverse prospettive e possibilità future. Attraverso postazioni interattive, oggetti tridimensionali, giochi e filmati è possibile esaminare diversi scenari futuri, possibili problemi a cui potremmo andare incontro e avanzamento della tecnologia.
Altri posti da visitare a Berlino
L’itinerario che ti ho proposto per vistare Berlino in 3 giorni è piuttosto corposo ed include tutte le migliore cose da visitare assolutamente nella capitale tedesca. Ci sono però moltissimi altri siti degni di visita che puoi scegliere al posto di altri qui consigliati (ad esempio se non vuoi andare a Potsdam) o se scegli di allungare il tuo viaggio. Gli altri luoghi immancabili di Berlino sono:
- Dussmann-Das Kulturkaglhaus: si tratta di una vicino alla porta di Brandeburgo situata su più livelli che racchiude tutta la cultura tedesca;
- Dead Chicken Alley: la zona dedicata alla street-art per eccellenza a Berlino;
- Palazzo delle Lacrime: museo ad ingresso gratuito dedicato alla seconda guerra mondiale;
- Tour in battello;
Ci sono stata molti anni fa, avevo 19 anni, eppure la ricordo molto bene: la sua atmosfera scoppiettante, la voglia di riscatto, la storia che si respira in ogni angolo.
Berlino è magica!
Sicuramente l’atmosfera è scoppiettante…peccato averla trovata molto molto sporca 🙁